“Parrocchia S. Barbara” Mestre (VE
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Parrocchia S.Barbara” Mestre (Ve)
Agosto 2001
. Lettera che don Gianfranco Pace ha inviato al patriarca Marco
Cè e che ha letto alla S. Messa di suffragio per il nostro vecchio parroco,
don Ettore Fuin, spentosi serenamente il 25 agosto 2001:
Settembre 2001 - Don Lucio Cabbia cambia parrocchia e va a Oriago
.
Il parroco, don Gianfranco, lo saluta: "
Caro don Lucio, mi accingo a darti
un saluto sia personale che a nome di tutta la comunità con un po' di
emozione. Anzitutto un sentimento di riconoscenza e di gratitudine per la
tua opera svolta a beneficio di questa parrocchia e poi per tutto il tempo
(sette anni) trascorsi assieme: due, a Santa Maria della Speranza, uno
come diacono e uno da presbitero, e cinque qui. Il salutare una comunità
nel momento in cui la si lascia è sempre pervaso da commozione e
nostalgia. La parrocchia per un sacerdote è sempre la propria famiglia e
quindi è comprensibile un tale sentimento. Per un sacerdote spostarsi da
una comunità ad un'altra fa parte della sua missione; ci impegna a non
attaccarci troppo ed a ricordarci che i fratelli non sono solo in un luogo ma
in ogni parte che la Provvidenza ci guida. Grazie don Lucio di tutto con
l'assicurazione della nostra riconoscenza, e ogni volta che verrai a trovarci
sarai sempre accolto con piacere, come uno della nostra famiglia. Abbiamo
pensato di lasciarti un ricordo religioso e direi anche prezioso perchè
antico: un'icona del '600 raffigurante Santa Barbara, che certamente ti
ricorderà la nostra comunità."
Eminenza reverendissima, mi permetta di esprimere a nome personale e di tutta la
comunità un profondo ringraziamento alla memoria di don Ettore. Questa comunità è
nata con lui, con lui è cresciuta enormemente e l'ha guidata per tanti anni. La realtà
che ci circonda, iniziando da questa chiesa, è stata ideata da lui, opera sua e con lui
tutta la comunità. Realtà così grande da creare vere difficoltà nel poterla mantenere e
amministrare. Grazie don Ettore, perchè se è arrivato in questa zona in bicicletta, al
suo partire definitivo ha dimostrato di avere alienato pure quella. Qui lui ha profuso
tutte le sue energie, il suo tempo e la salute nel silenzio e nella solitudine. La nostra
comunità dovrà a lui gratitudine per sempre. Stiamo terminando il salone-refettorio
della Scuola materna e lo intitoleremo a suo nome e le offerte raccolte durante la
liturgia a suffragio avranno questa destinazione.
Don Gianfranco Pace