“Non nobis Domine”: sessant’anni di fede
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“Non nobis Domine”: sessant’anni di fede
posto più adatto, perchè fare questa scelta vuol dire condividere tutto con
coloro che ti sono accanto"
.
Cosa vuol dire essere sacerdote per te?
"Vuol
dire realizzare un progetto che non è tuo e che all'inizio non è privo di
incognite ma che poi nel cammino ti rendi conto che il Signore ti dà le
possibilità tramite le persone di realizzarlo."
I tuoi propositi per il
futuro?
"
Terminato il periodo di studi che mi sono prefisso di completare e
dopo alcuni anni, nella lettera di ammissione al sacerdozio ho chiesto al
vescovo di essere mandato in misssione, possibilmente nella Terra del
Fuoco (sud dell'Argentina): rimane il fatto che l'obbedienza ti obbliga ad
andare dove i superiori reputano più necessaria la tua presenza di
sacerdote".
Settembre 2002
. E’ stata ampliata la scuola materna, sono stati rifatti i
servizi igienici, ridipinto tutto l'immobile internamente ed esternamente.
11 ottobre 2002: Orlando e Luigi, nuovi accoliti.
L'accolitato è il
ministero della Chiesa che abilita la persona a servire all’altare durante la S.
Messa e a portare poi l’Eucaristia agli ammalati. Orlando Lazzari e Luigi
Sartorello riceveranno il ministero dell’accolitato l’11 ottobre alle ore
18.00, dal patriarca Angelo Scola nella chiesa di S. Stefano a Venezia.
Abbiamo rivolto loro alcune domande.
Orlando Lazzari: vuoi presentarti
perchè possiamo conoscerti?
"Ho 39 anni e sono celibe. Lavoro in
un'azienda di telefonia in qualità di impiegato tecnico".
Come sei giunto a
maturare questa scelta?
"Desideravo migliorarmi spiritualmente e
rendermi utile in parrocchia. Indirizzato da don Gianfranco alla scuola di
teologia, ho frequentato con volontà e desiderio di migliorare le mie
conoscenze"
.
Cosa ti proponi?
"L'accolitato è un servizio ed è mio
desiderio di farlo nel migliore dei modi. Per me sarà gratificante il potermi
rendere utile sulle attività che mi saranno indicate dal parroco".
Luigi
Sartorello: Vuoi presentarti perchè possiamo conoscerti?
"Ho 36 anni e
sono sposato da due anni. Lavoro come commesso al porto di
Venezia".
Come sei giunto a maturare questa scelta?
"Prima del
matrimonio avevo parlato con la mia futura moglie dell'intenzione di
frequentare la scuola di teologia; il servizio che vado ora ad esercitare la
trova partecipe. C'è una profonda convinzione di coppia che mi dà serenità
e forza"
.
Cosa ti proponi?
"
Soprattutto nell'incontrare le persone
ammalate e le meno abbienti mi sentirò di poter offrire loro il conforto e la
sensazione di non essere sole. Mi sento di far parte di una comunità che si
ricorda di loro. Esercitare questo ministero sarà per me un arricchimento
del sacramento del matrimonio".