parrocchia Santa Barbara - page 47

“Non nobis Domine”: sessant’anni di fede
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“Non nobis Domine”: sessant’anni di fede
Don Felice Stroppiana
Tenente Cappellano M.O.V.M. dell'81°
Reggimento Fanteria della Divisione Torino
“Non sapere che cosa sia accaduto nei tempi
passati, sarebbe come restare per sempre un
bambino. Se non si fa uso delle opere delle età
passata, il mondo rimarrà sempre nell’infanzia
della conoscenza.”
(Cicerone)
Don Felice Stroppiana nacque a Bra (Cuneo) nel 1915, da Giuseppe
Stroppiana ed Ercolina Migliazzi, forte gente del vecchio Piemonte. Da
bambino, quando già in lui era prepotente e chiara la vocazione per il
sacerdozio, a causa di un banale incidente, aveva perduto l'occhio sinistro,
asportatogli da una sferzata che un altro ragazzo gli aveva data, giocando
con un fil di ferro. Per la menomazione subìta egli era stato, a suo tempo,
riformato. Compiuti gli studi teologici nel Seminario Patriarcale di Venezia,
fu insegnante di materie letterarie nel Seminario stesso dal 1938 al luglio
del 1941. Fra i suoi allievi ci fu Don Ettore Fuin, primo parroco di Santa
Barbara. Don Felice, nato com’era con la vocazione del sacerdozio, ebbe
anche quella del martirio. Scoppiata la guerra si presentò spontaneamente
alle armi riuscendo abilmente ad evitare la visita medica. Si fece assegnare
al 158° Ospedale da Campo della Divisione Torino in Russia senza dare il
tempo che venisse controllata la sua posizione matricolare. In Russia lo
raggiunsero i documenti matricolari da cui risultava la precedente riforma:
perciò il Direttore dell'Ospedale da cui dipendeva decise che egli doveva
rientrare in Italia al più presto per essere messo in congedo assoluto.
Vedendo che i suoi diretti superiori non volevano sentir ragione, si rivolse
direttamente al Generale Messe, Comandante del C.S.I.R.. La sua lettera era
davvero commovente: “
Rinuncio anche allo stipendio, pur di rimanere qui
con voi!
”. Il Generale Messe, estimatore più dei bravi soldati che degli
irreprensibili burocrati, capì l'uomo e il sacerdote, e lo fece trattenere nei
quadri come volontario in Russia. Così avvenne che don Felice Stroppiana
fu assegnato all' 81° Reggimento di Fanteria della Divisione Torino. Una
grande unità costituita in grande parte da fanti romani e laziali. Don
Stroppiana fu tra i fanti durante la sanguinosa Battaglia di Natale del 1941
con temperature che raggiunsero i 35 gradi sotto zero. Fu fra i valorosi fanti
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