“Parrocchia S. Barbara” Mestre (VE
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arrocchia S.Barbara” Mestre (Ve)
dell' 81° durante la sanguinosa battaglia del 27 febbraio 1942 a difesa della
località di NowoOrlowka. Condividendo i disagi ed i pericoli dei fanti, che
considerava suoi fratelli e con la passione di Dio, partecipò a tutti i
combattimenti, esplicando con grande generosità, la sua missione di
amorevole assistenza, non solo verso i feriti, ma specialmente verso i
moribondi ed i caduti. E' stato un coraggioso Cappellano sempre in prima
linea, fra i suoi soldati per aiutarli e incitarli. Cadde il 16 dicembre 1942, al
crepuscolo della sera. Nella mattinata i russi, passati sulla destra del fiume
Don e conquistata l'importante quota 162,9, erano scesi a minacciare l'ala
sinistra e il tergo dell'81° Reggimento. Due compagnie del I/81° Battaglione
si erano schierate contro il nemico per impedirgli ogni ulteriore progresso e
avevano più volte contrassaltato i russi per ricacciarli. Tra le ore 13 e le ore
14 la situazione si era aggravata. Don Felice, incurante del pericolo, si era
portato fino agli avamposti a cavallo, rimase ferito, una prima volta, al
braccio sinistro. Noncurante della ferita volle rimanere vicino ai suoi fanti.
Avendo saputo da un ufficiale che la situazione sarebbe diventata disperata
se non fosse giunto in tempo il rifornimento delle munizioni, don
Stroppiana balzò a cavallo e tornò indietro per sollecitare l'invio delle
munizioni. Ottenuto il rifornimento di munizioni, raggiunse nuovamente la
prima linea mentre si era già scatenata fra italiani e russi una furiosa lotta a
corpo a corpo. In mezzo a quella lotta furibonda il soldato ridiventò
cappellano e si diede a cercare i moribondi per assolverli ed i feriti meno
gravi per farli trasportare indietro. Rimase così ferito una seconda volta ad
una gamba. I suoi soldati subito accorsero per portarlo ad un posto
medicazione. Egli rifiutò di essere ricoverato dicendo: “
Il mio posto è qui!
Lo sapete che se moriamo c'è il Signore che ci aspetta a braccia aperte.
Andate avanti con gli altri. Non pensate a me!. Dio è con noi
”. Mentre
