“Non nobis Domine”: sessant’anni di fede
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“Non nobis Domine”: sessant’anni di fede
Don Lucio Cilia.
Uno dei primi a lasciare tutto per seguire il Signore è
stato don Lucio Cilia, attuale rettore del seminario
patriarcale di Venezia. Don Lucio ricorda con molta
gioia la sua infanzia vissuta in patronato: i giochi, le
feste, i tornei di calcio e pallavolo, ma anche il lavoro
che rendeva i ragazzi ancora più uniti. Il patronato, ma
soprattutto l'esempio di don Ettore, sono stati per lui
le grandi spinte verso il sacerdozio. E' un ricordo che
non ha mai lasciato e che anzi conserva con piacere
dentro di sé. Augura che la Parrocchia riesca a valorizzare sempre più il
patronato come punto di riferimento e di aggregazione cristiana soprattutto
per i giovani.
Don Claudio Gueraldi.
Accolito dall’8 Dicembre 1999,
Il 6 gennaio 2001
Claudio Gueraldi ricevette l'ordine del diaconato dalle
mani del patriarca Marco Cè.
Così Emilio Memo e
don Lucio raccontano per “Voce Amica” il neo
sacerdote.
"Il Nuovo Testamento ricorda i ministeri
come diakonia (servizio), exousia (autorità),
apostolos (inviato). Modello e origine di ogni
missione-ministero è l'inviato per eccellenza, il
ministro-servo, Gesù Cristo (Eb 3,Iss; 1 Pt 2,25). E'
Lui che sceglie e chiama i suoi discepoli e ministri (Atti 20,24; Rm 1,5; Ef
4,11-14) e conferisce loro i necessari aiuti (carismi) per un degno esercizio
del ministero affidatogli. Modello di questa vocazione-investitura è
l'elezione dei Dodici e il dono dello Spirito nella Pentecoste. Lo Spirito poi
è colui che li distribuisce, li coordina e li conferma affinchè la Chiesa non
ne resti mai priva e nella varietà dei ministeri risalti l'inesauribile ricchezza
della grazia divina (1Cor 12). Il concilio nella Presbyterorum Ordinis ha
ripetuto che i presbiteri sono stati presi tra gli uomini e costituiti in favore
degli uomini stessi nelle cose che si riferiscono a Dio. Pertanto si pongono
al servizio della gente che è loro affidata e di tutto il popolo di Dio, allo
scopo di far crescere ed edificare tutto il corpo che è la Chiesa; quindi
vivono in mezzo agli altri uomini come fratelli in mezzo ai fratelli. Sono soci
e collaboratori di Cristo, strumenti vivi di Cristo eterno sacerdote per
proseguire nel tempo la sua mirabile opera. Sono anche partecipi della
funzione profetica, sacerdotale e regale di Cristo e della Chiesa. Il loro